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Thursday 25 April 2024
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Super-Shiffrin, in slalom supera la leggenda Stenmark

Mikaela Shiffrin of the United States celebrates after winning an alpine ski, women’s World Cup parallel slalom in Courchevel, France, Wednesday, Dec. 20, 2017. (AP Photo/Marco Tacca)

La supercampionessa Usa Mikaela Shiffrin ha aperto la caccia a nuovi record con l’obiettivo di diventare l’atleta sugli sci più vincente di tutti i tempi. Nel mirino – quando ha solo 24 anni e davanti ancora un’intera carriera agonistica – ha infatti puntato al primato assoluto di 86 vittorie del leggendario svedese Ingemar Stenmark. Per adesso, vincendo lo slalom speciale a Levi, su una pista non troppo difficile, Mikaela ha ottenuto il suo 61esimo successo in Coppa del Mondo e soprattutto il 41esimo in speciale, battendo proprio il record di 40 che condivideva con Stenmark.

Davvero niente male per questa biondina sempre sorridente ma implacabile sugli sci e che ha già in bacheca anche due ori olimpici, e cinque titoli mondiali. Mikaela ha ottenuto inoltre la quarta vittoria complessiva in carriera, rinfoltendo così la sua personale mandria di renne, il premio che i locali lapponi assegnano ai vincitori. Anche nello slalom finlandese, la statunitense ha dato una lezione di sci a tutte le avversarie, chiudendo con il tempo di 1.57.57, staccando di circa due secondi la svizzera Wendy Holdener (1.59.35), seconda, e l’austriaca Katharina Truppe (1.59.51). La slovacca Petra Vlhova, al comando dopo la prima manche, ha commesso un errore.

Miglior azzurra, l’unica in classifica, è stata la trentina, Martina Peterlini 26esima in 2.02.94. Per lei, a 21 anni, sono comunque i primi punti in Coppa del Mondo. Martina, una delle quattro giovani leve mandate in pista dal nuovo allenatore Matteo Guadagnini, aveva l’alto pettorale 46 ed è comunque riuscita a classificarsi con una eccellente prima manche. Le altre tre non ce l’hanno fatta. Del resto neppure la veterana Irene Curtoni, unica italiana nel secondo gruppo di merito dello slalom, ci è riuscita, visto che ha chiuso la prima manche solo 35esima. Insomma, per Guadagnini e le azzurre c’è ancora parecchio lavoro da fare per risalire dal buco nero in cui da tempo è precipitato lo slalom speciale femminile italiano.